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The stream of the Arkage

In che modo la pandemia ci ha cambiati?

Picture of Andrea Ciulu

di Andrea Ciulu

3 febbraio 2021

values-based covid-19 ricerca

Il refrain di questi interminabili mesi è stato “niente sarà più come prima”. Difficile non essere d’accordo: tutti abbiamo percepito questo periodo come un momento di cambiamenti profondi, sia sociali che, soprattutto, individuali.

 

I dati lo confermano: la ricerca “Le nuove priorità degli italiani”, condotta da W-Mind e Arkage, evidenzia una ridefinizione netta delle priorità di vita.

 

Ma in che modo un evento improvviso come la pandemia può modificare i nostri valori più profondi e il nostro modo di pensare?

 

Possiamo dire che agisca su due piani: il quotidiano e lo straordinario.

Il cambiamento quotidiano: dalle abitudini ai valori

 

Il primo e più evidente impatto dell’emergenza sulle nostre vite ha avuto a che fare con le nostre abitudini, anche quelle più piccole a cui solitamente non facciamo caso.

Le regole - o anche solo il timore del contagio - hanno costretto milioni di persone a riscrivere la propria quotidianità: pensate solo alle centinaia di nuovi piccoli gesti che sono legati al lavoro da casa o alla costante igienizzazione. Gesti inizialmente estranei, ormai familiari.

 

Se a Marzo del 2020 questi cambiamenti sembravano provvisori, oggi sono radicati (si dice che servano ventuno giorni per formare una nuova abitudine). 

 

L’impatto di nuove abitudini è più profondo di quanto pensiamo, perché nel tempo ci porta a ridefinire la nostra identità. In altre parole, siamo quello che facciamo. Se passo più tempo in famiglia, o nel mio quartiere, questo ridefinisce la mia identità.

 

E la mia identità finisce per condizionare i miei valori.

 

 

Un anno (o poco meno) di nuove abitudini ha quindi la capacità di modificare i nostri valori di fondo, che normalmente non cambiano.

Il cambiamento straordinario: alternate reality shock

 

L’altro modo in cui l’emergenza ci fa cambiare è mostrandoci degli scenari alternativi che non avevamo mai considerato. 

 

Los Angeles senza smog, che finalmente vede il cielo blu. I famosi pesci nei canali di Venezia. Ma anche il CEO di una grande azienda che appare nella normalità di casa sua, con il bimbo in braccio.

 

 

Queste immagini ci provocano uno shock positivo. È come se ci affacciassimo su un universo parallelo che avevamo ignorato fino a quel momento. In qualche modo, hanno la capacità di espandere la nostra consapevolezza, di farci dire “Ma allora è possibile!”

 

Rimuovendo alcuni limiti e pregiudizi, questi flash ci spingono a riconsiderare i nostri valori e le nostre priorità a livello profondo. 

Le principali dimensioni del cambiamento

 

Il cambiamento dei valori - descritto nel dettaglio nella ricerca "Le nuove priorità degli italiani" - si concentra in alcune aree principali:

  • Casa e famiglia
    Il remote working ha permesso a milioni di persone di essere costantemente presenti nella vita domestica e familiare, che prima vivevano solo in parte. Questa maggiore presenza - e conseguente impegno - ha reso la famiglia una parte più importante della nostra identità.

  • Comunità locali
  • Il cosiddetto "local living", spinto dal remote working e dalle restrizioni agli spostamenti, ha permesso a molti di riscoprire i legami con vicini di casa e le attività di quartiere, e di conseguenza di ridefinire il proprio ruolo nelle comunità locali, prima trascurate.

  • Maggiore senso di responsabilità individuale
    A inizio pandemia, per gli occidentali era difficile capire il concetto che la mascherina servisse soprattutto a proteggere gli altri, prima che se stessi. Il passaggio da una dimensione individualista a un maggior senso di responsabilità reciproca (in cui ognuno deve fare la sua parte) è forse uno dei cambiamenti più rilevanti a cui stiamo assistendo.

  • Riscoperta della semplicità
    Ostacolati da limiti sia pratici (restrizioni) che economici, non abbiamo potuto far altro che trovare piacere e sollievo in cose più semplici (non solo la preparazione del pane in casa).

  • Ridimensionamento della carriera
    Un certo "distanziamento" dai luoghi del lavoro e al tempo stesso un minore individualismo hanno spinto molti a mettere in dubbio la carriera come priorità assoluta. 

Un cambiamento permanente?

È presto per dire se questi cambiamenti nel nostro set valoriale siano permanenti: di certo, ogni giorno in più di emergenza sanitaria contribuisce a imprimerli nella nostra identità profonda. Per i brand, questo avrà conseguenze importanti: se vogliamo aiutare i nostri clienti a realizzare i propri grandi e piccoli obiettivi di vita, è bene sapere che questi non sono più gli stessi di un anno fa.

 

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