L'inbound marketing è un approccio strategico prezioso con delle peculiarità. Non è per tutti ma non è neanche magia. Ha alcune regole chiare e richiede impegno, costanza, perfino un po' di coraggio.
Per avere successo nell'inbound marketing occorre studiare, informarsi e adottare gli strumenti giusti.
Ma è anche importante sfatare alcuni miti: ci sono 3 semplici principi dell'inbound marketing che devi assolutamente conoscere.
Transparency: l'inbound marketing non
funziona se provi ad imbrogliare
Nel mercato dell'attenzione è l'utente ad avere il controllo. Il pubblico ha il pallino del gioco: se provi ad adottare scorciatoie poco oneste non andrai da nessuna parte. Dimentica la nebulosità di alcune campagne di digital PR o dei pubbliredazionali. L'inbound marketing richiede che tu parli in prima persona e che il tuo brand sia riconoscibile. True & real direbbero gli amici di Forrester Research.
Accountability: l'inbound marketing è un approccio scientifico e misurabile al content marketing
Non ci sono ricette pronte: diffida di chi ti propone schemi troppo rigidi.
Ma non siamo in Westworld: nell'inbound marketing non tutto è concesso.
È importante mappare ogni singolo piece of content alla fase del percorso utente. Per far questo devi disegnare accuratamente il customer journey così da poter monitorare costantemente le performance ad ogni singolo step. È necessario adottare un approccio a funnel: ad esempio AIDA oppure AEP.
Velocity: l'inbound marketing porta risultati rapidamente
Le campagne di advertising digitale partono velocemente ma i risultati non sempre arrivano. Sono veloci in senso quantitativo: tante cose in tutte le direzioni. L'inbound marketing invece è veloce nei risultati, perché ha una direzione: è veloce in senso vettoriale. Quando le campagna inbound funzionano, cominciano subito ad arrivare contatti e registrazioni. Da lì, il passo successivo è convertire lead in clienti.