Viviamo in un mondo in cui i dati sono sempre di più. Ogni nostra interazione digitale crea dati come mai prima d'ora. Il problema è far sì che questi dati acquistino un significato.
Pensate a tutte le nostre interazioni online con computer, tablet, smartphone, ma anche i dati generati da device connessi come dispositivi di smart home o automobili. Persino all’interno dei punti vendita o in palestra generiamo una grande quantità di dati, quasi senza rendercene conto.
Se è vero che i dati sono il nuovo petrolio, è anche vero che vanno estratti ed elaborati per renderli utilizzabili. Tuttavia questa è un’analogia che non mi piace, perché il petrolio è sporco e stiamo cercando di affrancarci dall’economia basata sul petrolio.
I dati assomigliano a una grande biblioteca di libri scritti in una lingua sconosciuta.
Il nostro compito è capire come leggerli, interpretarli e tradurli in azioni concrete che possano avere un impatto sul nostro business.
Raccogliere i dati senza provare a leggerli, interpretarli e utilizzarli è un errore gravissimo. Parafrasando una vecchia verità del marketing, grazie ai dati possiamo finalmente sapere qual è il 50% del budget che è inutile e riorientare gli investimenti nel modo più corretto.
Non si tratta soltanto di investire meglio, ma anche di potenziare il contenuto, la creatività, il media e l'advertising. I dati ci permettono di rendere migliore quello che facciamo.
Pensate a come Netflix ha imparato a leggere i gusti del pubblico in un modo così efficiente da sorprenderci ogni volta. Oppure ad Amazon che, senza chiederci né l'età né il sesso, riesce a registrare tutte le nostre ricerche e le nostre interazioni per capire bene qual è il prodotto da proporci nel modo e nel momento più opportuno.
Tra l'altro, anche le recenti legislazioni in tema privacy, sia il GDPR che la Privacy Law Californiana, chiedono alle aziende una maggiore capacità nell'acquisire e trattare i dati. È proprio come se ogni azienda oggi dovesse imparare un nuovo linguaggio e rendersi capace di parlarlo fluentemente. Il linguaggio dei dati. La data science è questo linguaggio, ecco perché è così importante.
Il successo di ogni messaggio di marketing è determinato da quante informazioni si hanno sui propri clienti e le loro abitudini. Oggi, con i dati, queste informazioni sono alla portata di tutti: bisogna solo saperle interpretare. La data science non è solo l’ultimo trend di marketing: è uno strumento che i più grandi brand hanno già integrato, da tempo, nei loro processi strategici e creativi.